Roccacasale... La collina delle Fate
Roccacasale è posto sotto le Monte Morrone nel cuore
della Valle Peligna in provincia de L’Aquila. Su di un poggio che domina il
paese si erge ieratico un suggestivo maniero costruito intorno al XI secolo con
funzione difensiva, divenuto poi presidio di soldati ed infine castello
baronale.
Pare che i primi abitanti della zona siano
stati gli Italici e questo è confermato da delle Mura Ciclopiche e da un centro
fortificato situato nella zona chiamata “Colle delle fate” non lontano dal
paese, dove è stata anche ritrovata una statuetta in pietra che riproduce la
dea Madre Mediterranea.
Si racconta che all’interno del Colle delle Fate vi sia celato un castello incantato ove risiedono le fate che per uscire si servono di un pozzo situato all’interno del cortile del castello di Roccacasale. Si dice che tutte le donne di questo paese hanno facoltà divinatorie.
Roccacasale è un comune di 713 abitanti
della provincia dell'Aquila in Abruzzo
È un centro montano della Valle Peligna
nel centro dell' Appennino Abruzzese , arroccato sulle pendici del Monte della Rocca . Il centro, costruito sulla nuda roccia, si estende verso
la valle sottostante godendo di una posizione assolata. La parte più alta del
paese, cioè l'antico borgo, presenta le strade interne tracciate in senso
radiale, con centro il castello, aventi l'aspetto di rampe o gradinate
intervallate da passaggi trasversali pianeggianti.seguito alla costruzione del
Castello, il centro abitativo ha assunto con il passare del tempo la tipica
struttura chiusa del borgo medievale. Il castello formava un tutt'uno con le
abitazioni e l'intero complesso era accessibile da quattro porte di cui è
ancora evidente la presenza anche se, con i secoli, il paese si è sviluppato
fortemente al di fuori dell'antico insediamento, snaturando il primitivo
perimetro e la primitiva struttura urbanistica, di cui si hanno ancora palesi
tracce. La parte più alta del paese, che ospita l'antico borgo, presenta le
strade interne tracciate in senso radiale, con centro il castello, aventi
l'aspetto di rampe o gradinate intervallate da passaggi trasversali
pianeggianti.
LA LEGGENDA:

(Si racconta che le Fate appartengano al
“Regno di Mezzo”, dove sono collocati anche gli angeli caduti, che per la loro
natura, non troppo cattiva ma neanche tanto buona, sono obbligate a vivere
nelle zone crepuscolari che non sono propriamente l’inferno. La leggenda vuole che le Fate venivano anche
invitate ad un banchetto speciale tutto per loro, infatti alla nascita di un
nuovo figlio, si allestisce all’interno della casa, il “banchetto delle Fate”,
per far notare il nascituro e sperare nella loro protezione.
Non sempre i
racconti sono cosi color di rosa, si narra infatti che nell’epoca del ’900
circa, le donne dovessero
prestare la massima attenzione ai propri neonati, senza perderli di vista,
molto spesso infatti di ritorno dal faticoso lavoro nei campi le madri trovavano le piccole creature piangenti e spostati
dalla propria culla, con ecchimosi sul corpo...a volte si trasformavano in
animali riluttanti, come topi o lucertole altre volte invece erano destinati alla morte. Per evitare ciò si consultava una fata o, a seconda dei punti di vista, una strega, la quale con opportuni rituali“salvava” la vita del bambino!! Una di queste magiche creature viveva appena ai piedi della rocca del Castello di Roccascalegna ed era molto ben voluta ed apprezzata!Se si
vedevano nei boschi una serie di funghi disposti a cerchio, era proibito
infilare mani o piedi, perchè quello è il posto preferito dalle Fate per
danzare e chiunque penetri questo luogo, ne rimarrà intrappolato e risucchiato.
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